La chiave per il successo delle tue Risorse Umane: Intervista a Saykoa Orlando

La chiave per il successo delle tue Risorse Umane: Intervista a Saykoa Orlando

Le persone sono il cuore di ogni azienda. Ma come possiamo trasformarle in una vera risorsa di valore? Per molti imprenditori, il problema principale non è trovare collaboratori, ma far sì che diventino produttivi e allineati agli obiettivi aziendali. La chiave per ottenere questo risultato risiede in un concetto fondamentale: la causatività.

Abbiamo intervistato Saykoa Orlando, HR Specialist esperta nella selezione e gestione delle risorse umane. Con la sua esperienza, aiuta gli imprenditori a costruire team di successo, mostrando loro come passare da un approccio passivo a uno attivo nella gestione dei propri collaboratori.

Saykoa, spesso sentiamo imprenditori lamentarsi dei propri collaboratori. Ma quanto dipende davvero da loro?

Molto più di quanto pensano. Il problema è che molti si vedono come effetto dei propri collaboratori, quando invece dovrebbero essere causa. Se il team non è produttivo, il primo passo è chiedersi cosa si può fare per migliorare la situazione. La leadership è la capacità di assumersi la responsabilità e guidare il cambiamento, non aspettarsi che siano gli altri a farlo.

Essere causa significa smettere di focalizzarsi sugli errori e iniziare a costruire soluzioni, creare un ambiente di crescita e fiducia, motivare con l’esempio e non con il controllo. Significa anche delegare responsabilità in modo strategico, senza paura. Molti imprenditori rimangono bloccati nel fare il lavoro dei propri collaboratori perché pensano di essere gli unici capaci di farlo bene. Ma se non imparano a delegare, saranno sempre intrappolati nell’operatività quotidiana, senza tempo per far crescere davvero l’azienda.

Cosa significa, in termini pratici, essere un leader causativo?

Significa smettere di dare la colpa agli altri e iniziare a guardare come possiamo influenzare positivamente il nostro ambiente. Un leader causativo si prende la responsabilità del successo o del fallimento del proprio team e agisce di conseguenza.

Nel concreto, vuol dire adottare un approccio più strategico e meno reattivo. Non si tratta solo di correggere gli errori dei collaboratori, ma di creare le condizioni affinché sbaglino di meno e lavorino meglio. Per farlo è necessario costruire un sistema in cui le persone possano esprimere il proprio valore, ricevere feedback continui e avere chiari gli obiettivi aziendali. Un leader causativo è colui che non si limita a osservare il problema, ma agisce per risolverlo, trasformando ogni difficoltà in un’opportunità di crescita per l’intera azienda.

Parlando di selezione, quali sono gli errori più comuni che gli imprenditori commettono?

Il più grande errore è credere che il curriculum dica tutto di una persona. Il CV è solo la brochure del candidato, mostra solo i lati positivi. Ma noi dobbiamo scoprire cosa c’è dietro. Un selezionatore efficace non si ferma alle apparenze, ma scava a fondo per capire davvero chi ha davanti.

Un buon colloquio deve essere strutturato e mirato a capire davvero chi si sta mettendo in azienda. È importante fare domande aperte che costringano il candidato a raccontarsi, evitando di influenzare le risposte e approfondendo le incongruenze nel CV o nelle affermazioni fatte durante l’incontro. Un altro errore comune è parlare troppo: il selezionatore deve lasciare spazio al candidato per raccontarsi e rivelare aspetti fondamentali della propria personalità e attitudine al lavoro.

Una volta inserito un collaboratore, come si fa a renderlo produttivo?

La selezione è solo il primo passo. Poi arriva il lavoro più importante: la gestione. Anche la persona più brillante non diventerà produttiva se l’azienda non ha un sistema di crescita strutturato.

Per costruire un team vincente, bisogna lavorare su obiettivi chiari affinché ogni collaboratore sappia cosa ci si aspetta da lui, sulla formazione continua per garantire che abbia gli strumenti per migliorarsi e su un sistema di feedback costante per monitorare i progressi. Inoltre, è fondamentale creare una cultura aziendale solida, perché le persone non lavorano solo per lo stipendio, ma per sentirsi parte di qualcosa di più grande.

Un imprenditore che vuole un team produttivo deve impegnarsi a costruire un ambiente che favorisca la crescita. Chi si lamenta continuamente dei collaboratori senza mai mettersi in discussione sta solo sprecando energie.

Qual è il primo passo per cambiare mentalità e diventare un leader più efficace?

Il primo passo è smettere di considerarsi vittima delle circostanze. Molti imprenditori si lamentano delle persone che hanno in azienda, senza rendersi conto che sono proprio loro ad averle selezionate e gestite nel modo attuale. Cambiare approccio significa assumersi la responsabilità dei risultati, positivi o negativi, e lavorare per migliorare la situazione invece di aspettare che si sistemi da sola.

Un leader efficace non cerca alibi, ma soluzioni. Inizia dal miglioramento personale per poi influenzare tutto il team. Questo non significa essere indulgenti o accettare errori senza intervenire, ma piuttosto creare un ambiente in cui i collaboratori abbiano le condizioni per esprimere il loro potenziale al massimo. La leadership è un processo continuo di crescita, per sé e per gli altri.

Sei tu il vero motore del cambiamento…

Alla fine, tutto parte dal leader. Se vuoi un team di valore, devi essere un imprenditore di valore. Essere un leader causativo significa smettere di reagire ai problemi e iniziare a prevenirli, assumendosi la piena responsabilità dei risultati del team. Il successo della tua azienda dipende da te. Sei pronto a guidare il cambiamento?

 

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